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Sei pronto ad investire in un asset che può sembrare molto affascinante, perchè sia chiaro, il lingottino blisterato è molto simpatico e sexy, e da quella sensazione di sicurezza contro l'apocalisse finanziaria che pochi altri beni possono regalare, ma questo simpatico asset di investimento può impiegare 30 anni per tornare ai valori iniziali regalandoti volatilità del 50% e oltre.
In un momento in cui l’oro è tornato sotto i riflettori, molti investitori sono tentati di puntare tutto su questo asset, considerandolo un porto sicuro. Ma è davvero così semplice? Storicamente, l’oro ha vissuto fasi di grande volatilità. A metà degli anni '70 perse quasi il 50% del valore, recuperato solo sei anni dopo. Peggio andò tra anni ’80 e ’90, con un crollo del 70%, e un recupero durato quasi 30 anni. Anche il più recente declino, iniziato nel 2011, ha visto l’oro perdere il 45%, tornando ai massimi solo dopo un decennio. Questo ci ricorda che, pur essendo un bene rifugio, l’oro non è esente da rischi né da lunghi periodi negativi. Va inserito in portafoglio con equilibrio, e sempre all’interno di una strategia di diversificazione ben pensata. Inoltre, l’acquisto di oro fisico, che tanti sponsorizzano come panacea contro la volatilità e soluzione di guadagno sicura, comporta costi di commissione elevati, problematiche di sicurezza e scarsa liquidabilità in caso di vendita. Non sempre è la scelta più efficiente. Investire con consapevolezza significa non farsi guidare dall’emotività o dalle mode del momento. L’oro può avere un ruolo, ma solo se ben contestualizzato, e solo un consulente finanziario può supportarti nell'allocazione di questo importante asset di investimento.
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April 2025
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