Perchè quando parlo di investimento mi riferisco ad un “processo di investimento” e non ad un più classico “sottoscrizione, collocamento o acquisto di un investimento”?
Perché un’investimento diventa inevitabilmente un processo ovvero, una questione con cui convivere.
Soldi fermi sul conto corrente nel tempo perdono valore, perché i beni e le merci, nel sistema economico in cui viviamo, ogni anno aumentano inevitabilmente il proprio prezzo, e quello che spendiamo oggi per comprare determinati beni domani non sarà abbastanza.
Magari di poco, di qualche euro, ma il lento aumentare del costo dei beni nel lungo tempo incide, e scatena il suo effetto con maggior peso sui patrimoni più importanti.
Un’inflazione al 2% erode 100.000 euro che su 20 anni si trasformano in circa 60.000 euro reali di potere d’acquisto.
Perché un’investimento diventa inevitabilmente un processo ovvero, una questione con cui convivere.
Soldi fermi sul conto corrente nel tempo perdono valore, perché i beni e le merci, nel sistema economico in cui viviamo, ogni anno aumentano inevitabilmente il proprio prezzo, e quello che spendiamo oggi per comprare determinati beni domani non sarà abbastanza.
Magari di poco, di qualche euro, ma il lento aumentare del costo dei beni nel lungo tempo incide, e scatena il suo effetto con maggior peso sui patrimoni più importanti.
Un’inflazione al 2% erode 100.000 euro che su 20 anni si trasformano in circa 60.000 euro reali di potere d’acquisto.
L’unica maniera per rivalutare correttamente il nostro denaro è effettuare un corretto processo di investimento che ci accompagni per tutta la vita, che permetta al nostro denaro di aumentare di valore, nel tempo, invece di perderlo.
Prestando quindi il denaro che non utilizziamo, ad esempio, alle grandi aziende del mondo o ai governi, che per investire sulle proprie strutture o per finanziare le loro politiche hanno bisogno di denaro in prestito dagli investitori, il nostro patrimonio vedrà una rivalutazione e un interesse perché questo sforzo, quello di toglierci il denaro per darlo ad altri a lavorare, ci ripaga “regalando” un interesse.
L’obiettivo quindi, tramite gli investimenti, è investire parte di patrimonio (che non utilizziamo per la quotidianità corrente) tramite strumenti finanziari in maniera efficiente e diversificata, per vedere nel tempo un patrimonio valorizzato tramite gli interessi che ci vengono restituiti, permettendoci di far fronte a spese future che, come visto, richiederanno sforzi economici maggiori.
Questa è la semplice essenza dell’investimento. Tutto il resto, mercati, grafici, titoli, e inglesismi sono solo complicazioni che i media, o chi vive di notizie, vuole vendere, con il risultato di creare solamente confusione; confusione che nel percorso di investimento può creare solo danni, facendoci disinvestire nei momenti peggiori e non permettendoci di arrivare tranquilli al termine del percorso.
Prestando quindi il denaro che non utilizziamo, ad esempio, alle grandi aziende del mondo o ai governi, che per investire sulle proprie strutture o per finanziare le loro politiche hanno bisogno di denaro in prestito dagli investitori, il nostro patrimonio vedrà una rivalutazione e un interesse perché questo sforzo, quello di toglierci il denaro per darlo ad altri a lavorare, ci ripaga “regalando” un interesse.
L’obiettivo quindi, tramite gli investimenti, è investire parte di patrimonio (che non utilizziamo per la quotidianità corrente) tramite strumenti finanziari in maniera efficiente e diversificata, per vedere nel tempo un patrimonio valorizzato tramite gli interessi che ci vengono restituiti, permettendoci di far fronte a spese future che, come visto, richiederanno sforzi economici maggiori.
Questa è la semplice essenza dell’investimento. Tutto il resto, mercati, grafici, titoli, e inglesismi sono solo complicazioni che i media, o chi vive di notizie, vuole vendere, con il risultato di creare solamente confusione; confusione che nel percorso di investimento può creare solo danni, facendoci disinvestire nei momenti peggiori e non permettendoci di arrivare tranquilli al termine del percorso.
Tornando al processo, se dal lato teorico il miglior investimento è quello che si sottoscrive e si dimentica nel tempo, dal lato pratico siamo consapevoli che la tecnologia, le news, le app, che appunto ci bombardano di notizie (negative) influiscono sulla nostra emotività causando talvolta comportamenti errati, che nel campo degli investimenti sono l’errore più fatale perché non permettono al denaro investito un giusto tempo di maturazione, ed è per questo che il processo diventa fondamentale, ovvero il controllo del percorso e del viaggio che stiamo iniziando.
Questo viaggio avrà me al tuo fianco, nella figura di un navigatore, che indichi cosa fare e come comportarsi, per rendere il percorso piacevole, per fare le dovute modifiche durante il viaggio, ad una giusta velocità di crociera che ci conduca all’obiettivo finale.
Il mio ruolo non sarà quello di prevedere i migliori momenti economici; il mio lavoro sarà quello di aiutarti con la preparazione di un piano efficiente, con la disciplina del mantenerlo costante e con il fattore comportamentale nella gestione del suo percorso; gli strumenti che andremo ad inserire aiuteranno la performance in qualsiasi contesto ci troveremo ad affrontare; le azioni delle aziende nei momenti di crescita, le obbligazioni dei governi nei momenti di protezione, gli strumenti legati all’inflazione nei contesti di alta inflazione.
Questo viaggio avrà me al tuo fianco, nella figura di un navigatore, che indichi cosa fare e come comportarsi, per rendere il percorso piacevole, per fare le dovute modifiche durante il viaggio, ad una giusta velocità di crociera che ci conduca all’obiettivo finale.
Il mio ruolo non sarà quello di prevedere i migliori momenti economici; il mio lavoro sarà quello di aiutarti con la preparazione di un piano efficiente, con la disciplina del mantenerlo costante e con il fattore comportamentale nella gestione del suo percorso; gli strumenti che andremo ad inserire aiuteranno la performance in qualsiasi contesto ci troveremo ad affrontare; le azioni delle aziende nei momenti di crescita, le obbligazioni dei governi nei momenti di protezione, gli strumenti legati all’inflazione nei contesti di alta inflazione.
Il vero fattore determinante per gli investimenti, oltre ad un portafoglio ben diversificato che investa su tutto il mondo, sarà il fattore tempo; più andremo a lasciare i soldi a lavorare nelle diverse asset class, migliore sarà il risultato composto finale.
L’orizzonte temporale diviene quindi necessario perché l’economia, anche se impostata per una crescita continua, ogni tanto incontra dei periodi di “reset” dove i meccanismi classici si interrompono e richiedono qualche anno di “collaudo” per ripartire; questo intervallo tra cicli positivi richiede quindi un allungamento del tempo di maturazione degli investimenti perché, nel caso dovessimo incorrere in un momento negativo (come nel 2022 per esempio) ci saranno parti dell’investimento che potrebbero risentirne; l’obiettivo è quello di assimilare anche questi momenti negativi dando maggior respiro al portafoglio e quindi una maturazione più lunga, per arrivare all’obiettivo di rivalutazione che andiamo a cercare.
L’orizzonte temporale diviene quindi necessario perché l’economia, anche se impostata per una crescita continua, ogni tanto incontra dei periodi di “reset” dove i meccanismi classici si interrompono e richiedono qualche anno di “collaudo” per ripartire; questo intervallo tra cicli positivi richiede quindi un allungamento del tempo di maturazione degli investimenti perché, nel caso dovessimo incorrere in un momento negativo (come nel 2022 per esempio) ci saranno parti dell’investimento che potrebbero risentirne; l’obiettivo è quello di assimilare anche questi momenti negativi dando maggior respiro al portafoglio e quindi una maturazione più lunga, per arrivare all’obiettivo di rivalutazione che andiamo a cercare.
Come andiamo quindi a strutturare questo investimento?
Dividendo il portafoglio, ovvero l’insieme degli strumenti finanziari che andremo ad acquistare, su 3 specifiche asset class (ovvero 3 grandi categorie di tipologie di investimenti)
Dividendo il portafoglio, ovvero l’insieme degli strumenti finanziari che andremo ad acquistare, su 3 specifiche asset class (ovvero 3 grandi categorie di tipologie di investimenti)
Azionario internazionale
E’ la parte economica del mondo, investiamo sull'incremento del Pil mondiale attraverso gli utili delle aziende dei paesi sviluppati (Stati Uniti, Europa, Canada, Giappone) e dei paesi emergenti (Cina, Corea, Sud Est Asiatico, Sud America, Sud Africa)
Obbligazionario Internazionale
E’ la parte di debito del mondo, investiamo su quanto aziende e stati pagano di interesse e rimborsano alle scadenze per finanziarsi, investiamo sui Governi mondiali (Stati Uniti, Europa, Giappone), sui titoli legati all’inflazione e sulle aziende.
Asset Reali
In percentuale minore rispetto ai primi due, investiamo sul settore immobiliare, utili per diversificare i primi due asset. In questo settore potremmo anche investire per diversificare su oro e materie prime.
Da questo elenco di asset class di investimento principale possiamo quindi comprendere che:
- il mondo economico produce utili (azionario)
- si pagano interessi sul debito per finanziare progetti futuri (obbligazionario)
- le valute fiat sono inflazionistiche e perdono valore rispetto ai beni (valuta)
Nei portafogli è intelligente mescolare attività economiche che producono utili, attività che incassano interessi perché prestano denaro, attività reali.
Tutte salgono nel tempo in modo diverso e non lineare.
Nel portafoglio di investimento andremo a depositare quindi queste 3 macro asset class divise per specifici e definiti strumenti, efficienti dal lato costi e ultra-diversificati:
E’ la parte economica del mondo, investiamo sull'incremento del Pil mondiale attraverso gli utili delle aziende dei paesi sviluppati (Stati Uniti, Europa, Canada, Giappone) e dei paesi emergenti (Cina, Corea, Sud Est Asiatico, Sud America, Sud Africa)
Obbligazionario Internazionale
E’ la parte di debito del mondo, investiamo su quanto aziende e stati pagano di interesse e rimborsano alle scadenze per finanziarsi, investiamo sui Governi mondiali (Stati Uniti, Europa, Giappone), sui titoli legati all’inflazione e sulle aziende.
Asset Reali
In percentuale minore rispetto ai primi due, investiamo sul settore immobiliare, utili per diversificare i primi due asset. In questo settore potremmo anche investire per diversificare su oro e materie prime.
Da questo elenco di asset class di investimento principale possiamo quindi comprendere che:
- il mondo economico produce utili (azionario)
- si pagano interessi sul debito per finanziare progetti futuri (obbligazionario)
- le valute fiat sono inflazionistiche e perdono valore rispetto ai beni (valuta)
Nei portafogli è intelligente mescolare attività economiche che producono utili, attività che incassano interessi perché prestano denaro, attività reali.
Tutte salgono nel tempo in modo diverso e non lineare.
Nel portafoglio di investimento andremo a depositare quindi queste 3 macro asset class divise per specifici e definiti strumenti, efficienti dal lato costi e ultra-diversificati:
ad esempio, un solo strumento dedicato alle principali aziende del mondo può investire in più di 1500 singoli titoli, evitando pericolose scommesse su singole aziende che, seppur imponenti e blasonate, possono farci rischiare grosso; se dovessimo infatti investire, ad esempio, tutto il capitale su un unico titolo saremmo completamente in balia delle decisioni aziendali, che talvolta possono essere molto buone producendo utili per l’azienda, altre volte possono essere decisioni pessime rischiando il fallimento della stessa.
Investendo su grandi panieri diversificati il rischio di scegliere l’azienda giusta non esiste, perché fondamentalmente le compriamo tutte.
E quindi, dalla divisione e dal giusto mix fra le tre principali asset class, azionario-obbligazionario-asset reali, emergerà il vero valore del portafoglio:
Investendo su grandi panieri diversificati il rischio di scegliere l’azienda giusta non esiste, perché fondamentalmente le compriamo tutte.
E quindi, dalla divisione e dal giusto mix fra le tre principali asset class, azionario-obbligazionario-asset reali, emergerà il vero valore del portafoglio:
valore, cioè rendimento futuro, che deriverà per oltre l'80% dalla scelta della cosiddetta asset allocation, che va costruita tenendo ben presente le proprie esigenze finanziarie presenti e future, quindi l'orizzonte temporale delle risorse che mettiamo in campo.
Perchè andare continuamente alla ricerca delle migliori opportunità di investimento sui mercati finanziari è come andare alla ricerca di un ago in un pagliaio.
Per questo, insieme, compreremo l'intero pagliaio.
Perchè andare continuamente alla ricerca delle migliori opportunità di investimento sui mercati finanziari è come andare alla ricerca di un ago in un pagliaio.
Per questo, insieme, compreremo l'intero pagliaio.
Un focus specifico poi, avrà comunque per riferimento l'asset class dedicata all'economia reale, ovvero l’azionario; l’asset dedicato alle aziende del mondo è la parte dell’investimento più volatile (così come lo è l’economia stessa, ovvero le aziende e i cicli economici) e il suo peso può determinare sia il risultato del portafoglio sia anche il relativo orizzonte temporale ovvero “quanto sono disposto a lasciare i miei soldi a lavorare” prima che mi servano o che debba utilizzarli.
Chiaramente se investissimo il 100% in azionario il risultato sarebbe ancora migliore perché nel lungo periodo l’investimento nelle aziende del mondo è quello che ripaga maggiormente, come vediamo dallo storico degli ultimi 45 anni dell'azionario internazionale, ma diventerebbe tutto più rischioso e volatile.
L'azionario "puro" infatti subisce storicamente e statisticamente queste pericolose virate:
- Correzioni del 3/5% statisticamente 2/3 volte all'anno
- Correzioni del 10% statisticamente 1 volta anno
- Correzioni pari o superiori al 20% (bear market) 1 volta ogni 3.5/4 anni
L'azionario "puro" infatti subisce storicamente e statisticamente queste pericolose virate:
- Correzioni del 3/5% statisticamente 2/3 volte all'anno
- Correzioni del 10% statisticamente 1 volta anno
- Correzioni pari o superiori al 20% (bear market) 1 volta ogni 3.5/4 anni
Dal 1980 al 2024 in 45 anni di mercati azionari solo 11 volte l'anno si é chiuso in negativo e ogni volta l'anno successivo ha ripreso a correre.
Una sola eccezione: il triennio 2000-2002.
Cosa insegnano questi numeri?
1. Per il mercato azionario "salire" è la regola, "crollare" l'eccezione, ma la volatilità richiede comunque tempo.
2. Quelle rare volte che crolla e sei investito "non muoverti", perchè la volatilità negativa è temporanea, e il recupero è dietro l'angolo.
3. Quelle rare volte che crolla e non sei investito, investire, pianificando con il consulente, spesso si rivela un'occasione unica.
4. Se proprio non riesci a sopportare le rare volte che scende, compra tramite accumuli programmati con il consulente, meglio se mensili.
Una sola eccezione: il triennio 2000-2002.
Cosa insegnano questi numeri?
1. Per il mercato azionario "salire" è la regola, "crollare" l'eccezione, ma la volatilità richiede comunque tempo.
2. Quelle rare volte che crolla e sei investito "non muoverti", perchè la volatilità negativa è temporanea, e il recupero è dietro l'angolo.
3. Quelle rare volte che crolla e non sei investito, investire, pianificando con il consulente, spesso si rivela un'occasione unica.
4. Se proprio non riesci a sopportare le rare volte che scende, compra tramite accumuli programmati con il consulente, meglio se mensili.
Il nostro obiettivo non è quello di iniziare questo viaggio andando in autostrada ai 300 all’ora con il rischio di sbandare durante il percorso, perché al primo calo, anche se con me al tuo fianco, potrebbe essere probabile che la paura ti faccia disinvestire in perdita; il nostro obiettivo è partire per questo viaggio con una giusta velocità che ci porti all’obiettivo finale, grazie ad un mix di asset che vadano a creare un portafoglio diversificato, bilanciato sulle proprie esigenze, sulla propria tolleranza alla volatilità, sui propri obiettivi di spesa futuri, per ricercare l'obiettivo finale che è in primis rivalutare i nostri soldi dalla perdita costante dell’inflazione nel tempo.
Tramite quindi delle asset class de-correlate all'azionario si possono "alleggerire" le correzioni che abbiamo analizzato precedentemente assemblando e cucinando in maniera sapiente nei portafogli di investimento:
- Obbligazionario
- Oro
- Commodities
- Reits
Tramite quindi delle asset class de-correlate all'azionario si possono "alleggerire" le correzioni che abbiamo analizzato precedentemente assemblando e cucinando in maniera sapiente nei portafogli di investimento:
- Obbligazionario
- Oro
- Commodities
- Reits
Il giusto tempo di maturazione permetterà quindi di passare senza alcun problema anche le più grandi crisi che il mondo dovrà affrontare così come il mondo ha già affrontato e superato in passato, per questo faccio una specifica importante su quelli che sono i due ingredienti principali dell’investimento efficiente: il tempo e la pazienza.
Piu un investimento è dinamico, più tempo di maturazione richiede per passare indenni eventuali crisi, maggiore rendimento può dare.
Al contrario più un investimento è prudente, meno tempo di maturazione, meno rendimento.
Un portafoglio bilanciato nei pesi (in verde) aiuta a ridurre le oscillazioni (negative), che via via che si allunga il tempo di maturazione, tendono a sparire, portando solo risultati positivi grazie al fattore temporale.
Piu un investimento è dinamico, più tempo di maturazione richiede per passare indenni eventuali crisi, maggiore rendimento può dare.
Al contrario più un investimento è prudente, meno tempo di maturazione, meno rendimento.
Un portafoglio bilanciato nei pesi (in verde) aiuta a ridurre le oscillazioni (negative), che via via che si allunga il tempo di maturazione, tendono a sparire, portando solo risultati positivi grazie al fattore temporale.
Inoltre, la gestione passiva di questo portafoglio ci permetterà di arrivare in fondo sani e salvi, lasciando fare al mercato quello che deve fare, senza prendere pericolose scommesse su regioni, trend, settori stati o economie, investendo su tutto il mondo e lasciando agli indici passivi di giudicare loro quale mercato premiare.
Cercheremo l’equilibrio e l’equilibrio ci permetterà di sbagliare il meno possibile, cosa più importante e più raggiungibile rispetto alla formula per guadagnare in poco tempo, che purtroppo (o per fortuna) non esiste.
Cercheremo l’equilibrio e l’equilibrio ci permetterà di sbagliare il meno possibile, cosa più importante e più raggiungibile rispetto alla formula per guadagnare in poco tempo, che purtroppo (o per fortuna) non esiste.